05/09/07

Vesuvio



Con questa foto e con Lui voglio dare vita a questo blog che è completamente dedicato alla mia Napoli. All'interno di ogni post potrete trovare tanti argomenti e commenti riguardanti la tematica messa in risalto.

7 commenti:

Gianny ha detto...

Il Vesuvio è uno dei vulcani attivi più pericolosi della terra. Uno degli aspetti che fà tremare la protezione civile e non solo è la situazione delle case che sono state costruite fino a 700mt di altezza. Il cono del Vesuvio, interno al monte Somma, raggiunge la quota di 1281m ed ha una larghezza di circa 500 m e una profondità di 300m. Nel 79 d.C. è avvenuta una delle eruzioni più importanti e devastanti dove vennero distrutte Pompei, Ercolano e Stabia. Questa eruzione è più conosciuta con nome di "Pliniana". Essa viene descritta dal letterato romano Plinio il Giovane in due lettere indirizzate allo storico Tacito e nella quale perse la vita lo scienziato Plinio il Vecchio. Per quanto riguarda le ORIGINI DEL NOME possiamo dire che ci sono varie versioni. Matilde Serao, scrittrice e giornalistacriveva che a Napoli viveva un giovane cavaliere di nome Vesuvio, innamorato perdutamente di una fanciulla di nome Capri. Osteggiati dalle famiglie, la giovane si gettò in mare, "donde uscì isola azzurra e verdeggiante" mentre il cavaliere "quando seppe della nuova crudele, cominciò a gittar caldi sospiri e lacrime di fuoco, segno della interna passione che l'agitava: e tanto si agitò che divenne un monte nelle cui viscere arde un fuoco eterno di amore. […] Così egli è dirimpetto alla sua bella Capri e non può raggiungerla e freme di amore e lampeggia e s'incorona di fumo e il fuoco trabocca in lava corruscante…" . Altri dicono che nell'antichità il Vesuvio era ritenuto consacrato all'eroe semidio Ercole, e la città di Ercolano, alla sua base, prendeva da questi il nome, così come anche il vulcano, seppur indirettamente. Ercole infatti era ritenuto essere il figlio del dio Giove e di Alcmena, una donna di Tebe. Uno dei nomi di Giove era Υης (Ves). Veniva così chiamato per essere il dio della pioggia. Così Ercole divenne Υησουυιος (Vesouuios), il figlio di ves.
Tra le varie spiegazioni sulle origini del nome Vesuvio c'è anche quella che deriverebbe dal latino Vesevia, cioè "favilla", cioè particella di fuoco che si leva in aria da cui poi il nome Vesevo. Nella sua poesia "La Ginestra", Giacomo Leopardi riprende il termine Vesevo.

Gianny ha detto...

Il 23 Agosto del 79 d.C. Plinio il Vecchio partì da Miseno, dove era Ammiraglio di una flotta, per recarsi ad osservare da vicino lo straordinario fenomeno. La sua curiosità gli costò la vita. La fine di questo grande naturalista venne descritta da suo nipote in una lunga lettera inviata allo storico Cornelio Tacito. "La nube che usciva dal Vesuvio si alzava somigliante a un pino (pino marittimo), a volte candida a volte nera. A mio zio parve interessante osservarla da vicino. Egli giunse a Stabia, mentre dal Vesuvio rilucevano larghissime fiamme ed alti incendi. Altrove era ormai giorno e qui invece regnava una notte più scura e più fitta di tutte le altre notti, rischiarata ad intervalli da molte luci. Ad un certo momento, essendogli stato impedito il respiro dal polveroso fumo, non si resse più in piedi. La mattina dopo, fu trovato morto".

Gianny ha detto...

Il Vesuvio è un vulcano a recinto, cioè formatoda un vulcano dentro un altro più grande. Il bastione circolare esterno, il Monte Somma, è il cratere che si formò alcuni milioni di anni or sono; dentro questa gigantesca cinta craterica, si formò, con eruzioni succesive, un nuovo cono vulcanico, l'attuale Vesuvio. Esso con la sua lava ha sventrato e ricoperto per quasi metà della circonferenza l'antico cratere più ampio. Il risultato fu che nell'interno del Monte Somma, ormai ridotto a un bastionesemicircolare, si innalza il Vesuvio, il vincitore, destinato probabilmente a demolire e riempire la conca in cui si trova.

Giovanna Alborino ha detto...

Personalmente non sento mai parlare del Vesuvio, della sua pericolosita'. Piu' che altro si sente parlare della camorra, o simili. Forse proprio per questo molti hanno paura di Napoli.
Ma nonostante tutto io amo Napoli come nessuna citta', e ovunque sono stata ti assicuro che la gente non fa' altro che parlare della nostra splendida citta' e dei meravigliosi napoletani !

Anonimo ha detto...

good start

hotel rimini ha detto...

osservare il vesuvio dà davvero un senso di imponenza

hotel ha detto...

tu dimmi come si fa a rispettare una città che non rispetta se stessa!